Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero, nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta. A comunicarlo è l’ISTAT attraverso una nota pubblicata lo scorso 30 luglio che mette in evidenza un dato molto confortante sulla crescita economica italiana nel secondo trimestre dell’anno pari + 2,7% rispetto ai primi tre mesi, a fronte di stime che indicavano un progresso dell’1,3%.

Il confronto con lo stesso periodo del 2021 segna un più 17,3% anche se, come enfatizza lo stesso Istituto di statistica, il dato risente naturalmente della diffuse chiusure che avevano caratterizzato aprile-giugno 2020.

La crescita acquisita per il 2021, ossia quella che si otterrebbe a fine anno in caso di variazione nulla nella seconda parte del 2021, è del 4,8%. Sostanzialmente in linea dunque con quanto indicato dal Fondo monetario internazionale come probabile risultato a fine anno (+4,9%).

Il risultato ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stazionarietà dell’agricoltura.

Come di consueto, la stima preliminare ha natura provvisoria, in quanto basata su indicatori in parte non completi e suscettibili di revisione nei trimestri successivi. Non possiamo tuttavia non rimarcare con grande enfasi lo straordinario clima di euforia del nostro sistema economico unito alla fiducia degli operatori che hanno saputo accogliere con grande responsabilità tutte le misure restrittive necessarie a contenere la diffusione dei contagi e che ora chiedono solo di poter continuare a lavorare.

Nel mese di giugno 2021 migliorano anche i dati dell’occupazione. L’Istituto di statistica registra infatti, rispetto al mese precedente, un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi.

La crescita dell’occupazione (+0,7%, pari a +166mila unità) si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e per tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,5 punti).

Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-5,1% rispetto a maggio, pari a -131mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 9,7% (-0,5 punti) e torna, dopo cinque mesi, sotto la soglia del 10%; tra i giovani si attesta al 29,4% (-1,3 punti).

A seguito della risalita dell’occupazione registrata a partire da febbraio 2021, il numero di occupati a giugno 2021 è superiore a quello di giugno 2020 dell’1,2% (+267mila unità).

Maggiori info su www.istat.it