BONUS EDILIZIA: prosegue l’impegno di CASARTIGIANI per sbloccare la cessione dei crediti

BONUS EDILIZIA: prosegue l’impegno di CASARTIGIANI per sbloccare la cessione dei crediti

Roma, 22 giugno 2022- CASARTIGIANI esprime apprezzamento per la risoluzione approvata ieri dalla Commissione Industria del Senato che impegna il Governo ad adottare in tempi brevi “ogni opportuna iniziativa, anche di carattere legislativo, volta a garantire le più ampie possibilità per le imprese del settore di operare nell’ambito degli interventi previsti dal Superbonus 110%”.

Raccogliendo le preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi da CASARTIGIANI insieme alle altre Organizzazioni dell’artigianato su superbonus e bonus edilizia viene richiesto al Governo che “i crediti di imposta incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno operato nell’ambito del Superbonus 110% siano sbloccati e la platea dei cessionari ampliata, prevedendo la possibilità per banche e società appartenenti a un gruppo bancario di cedere i crediti d’imposta ai propri correntisti corporate rientranti nella definizione europea di PMI, e valutando anche il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti e Poste S.p.A.

CASARTIGIANI auspica adesso che il Governo recepisca con la massima urgenza quanto indicato dalla risoluzione per rimettere in moto il settore delle costruzioni, e scrivere la parola fine ad una situazione di grave difficolta nella quale versano numerose imprese del settore.

Tra le altre iniziative intraprese dalla Confederazione sul tema dei bonus edilizia, segnaliamo un documento inviato congiuntamente a Confartigianato e Cna alla VI Commissione Finanze della Camera _ nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla disciplina fiscale della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura _ nel quale sono state avanzate anche possibili soluzione al problema del blocco delle cessioni prevedendo, tra l’altro, un intervento straordinario da parte dello Stato.

E’ di ieri poi una ulteriore iniziativa della filiera delle Costruzioni _ della quale FIAE CASARTIGIANI fa parte insieme a numerose altre sigle del settore _ per denunciare con forza il rischio di default economico determinato dal blocco della cessione dei crediti da bonus edilizi e rivolgere un appello a tutte le forze politiche affinché in sede parlamentare siano trovate soluzioni straordinarie e immediate per porre rimedio a questo blocco che ha lasciato cittadini e operatori economici nella totale incertezza.

BONUS EDILIZIA – Confederazioni delle Pmi al Parlamento: ‘Imprese e cittadini in tilt. Abolire subito obbligo SOA’

BONUS EDILIZIA – Confederazioni delle Pmi al Parlamento: ‘Imprese e cittadini in tilt. Abolire subito obbligo SOA’

Abolire subito l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi. Lo chiedono i Presidenti di Confartigianato, Cna, Casartigiani in una lettera aperta inviata oggi ai Capigruppo di Camera e Senato e a Deputati e Senatori delle Commissioni Bilancio, Finanze, Lavori pubblici, Attività Produttive dei due rami del Parlamento.

Le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi ribadiscono l’allarme per le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese.

A complicare un quadro legislativo già intricato, è arrivata il 12 maggio la norma del decreto legge  ‘Taglia prezzi’ che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni SOA per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro.

Una disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori, di fatto si è rivelata una barriera anticoncorrenziale. Secondo Confartigianato, Cna, Casartigiani, infatti, negli ultimi 20 anni, il mero possesso delle attestazioni SOA non ha garantito, negli appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei lavori. Inoltre, l’accesso ai bonus edilizi è già subordinato ad una serie di controlli molto stringenti e, per contrastare efficacemente il fenomeno delle imprese ‘fantasma’, servono piuttosto serie verifiche dei requisiti di accesso al mercato, come l’auspicata legge di regolamentazione del settore edile, e strumenti già operativi come il DURC, la congruità e l’intensificazione dei controlli.

A mettere in crisi il mercato delle riqualificazioni edilizie – sottolineano le Confederazioni – è anche il blocco del sistema della cessione dei crediti a causa della stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari. Risultato: le imprese non riescono a recuperare i crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti e non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi. Così il settore è sull’orlo del precipizio, si moltiplicano i casi di fallimento che potrebbero coinvolgere oltre 33.000 imprese e 150.000 lavoratori.

Tutto questo è ancor più paradossale se si considera che il settore delle costruzioni è il driver della ripresa economica e, in questo drammatico periodo di congiuntura negativa, ha giocato un ruolo anticiclico. I bonus edilizia avrebbero potuto favorire la ripartenza post Covid dell’economia, ma, dopo aver generato un’enorme aspettativa in cittadini e imprese, l’atteggiamento ondivago del decisore pubblico ne ha depotenziato l’efficacia.

Confartigianato, Cna e Casartigiani, in rappresentanza di oltre 1.500.000 di associati, sollecitano un rapido intervento per salvare un’idea vincente di riqualificazione green del Paese che rischia di naufragare nel mare della burocrazia legislativa.

Roma, 6 giugno 2022