La voce di CASARTIGIANI
“Tema strutturale per la nostra società è quello della disabilità. In Sicilia non c’è nulla per le persone fragili, non chiediamo risorse ma inclusione nel tessuto sociale.”
(Giuseppe Profita)
“Tema strutturale per la nostra società è quello della disabilità. In Sicilia non c’è nulla per le persone fragili, non chiediamo risorse ma inclusione nel tessuto sociale.”
(Giuseppe Profita)
“Il lavoro svolto è stato tanto apprezzato e valorizzato e ha messo in luce i nostri valori umani
CASARTIGIANI è un grande mosaico con tante piccole tessere, Giacomo Basso l’artista che ha saputo assembrare ogni tassello creando una Organizzazione che ha sempre anticipato i tempi e che è pronta ad affrontare le sfide.
“CASARTIGIANI sempre avanti”
In Sicilia sindacati e associazioni degli imprenditori hanno indetto per lunedì 7 novembre una grande manifestazione unitaria che oltre alla protesta avanzerà una serie di richieste al governo nazionale e alla giunta regionale. Una mobilitazione decisa dopo l’incontro organizzato dalle sigle che hanno raccolto l’esasperazione e i timori dei loro associati travolti da bollette di luce e gas che è sempre più difficile pagare.
La manifestazione sarà organizzata da Casartigiani Sicilia, Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia, Cidec, Confesercenti Sicilia, Claai Sicilia, Uil Sicilia, Cgil Sicilia e Confagricoltura Sicilia. “Intendiamo lasciare il segno – è scritto in una nota – al fine di lanciare un chiaro segnale ai governi regionale e nazionale: così non si può più andare avanti, servono provvedimenti immediati”.
Sindacati e associazioni datoriali sono già al lavoro per ampliare la base della partecipazione: “Vogliamo garantire una risposta massiccia a sostegno delle esigenze di tutto il tessuto sociale e produttivo siciliano, famiglie, anziani, lavoratori, imprese”. La prossima settimana una nuova riunione organizzativa per mettere a punto la manifestazione.
Roma, 14 ottobre 2022: CASARTIGIANI, insieme alle altre organizzazioni datoriali, ha sottoscritto con Filcams – CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – UIL l’accordo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area Acconciatura ed Estetica.
Il contratto, scaduto il 30 giugno 2016, si applica ai dipendenti delle Imprese di Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere (circa 55.000 imprese e oltre 125.000 lavoratori).
L’accordo ha vigenza fino al 31 dicembre 2022, e prevede per la parte economica un incremento a regime – al 3° livello – pari a 100,00 euro lordi, che verranno erogati in due tranches: 70,00 euro da ottobre 2022 e 30,00 euro da febbraio 2023.
Infine – ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale – è stato concordato un importo forfetario di una tantum di 246,00 euro, da erogare in tre tranche: 100,00 euro con la retribuzione del mese di novembre 2022, 100,00 euro con la retribuzione di dicembre 2022, e 46,00 euro con la retribuzione di marzo 2023.
Roma 4 ottobre 2022: Il peso del costo per l’energia sulla nostra economia ha raggiunto livelli mai visti in passato e le conseguenze più pesanti stanno ricadendo sulle piccole imprese soprattutto dei comparti ad elevato consumo energetico.
Secondo il nostro osservatorio l’ultima rilevazione del mese di settembre mostra un aumento rispetto allo scorso anno di quasi il 150% per l’energia elettrica e di oltre il 215% per il gas.
E per il quarto trimestre 2022 l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in mercato tutelato sale ulteriormente del 59% rispetto al terzo trimestre (dati ARERA)
Gli interventi finora varati dal Governo con i diversi Decreti Aiuti sono andati incontro alle richieste delle categorie e dei cittadini per cercare di contenere gli effetti dei rincari ma per il futuro, secondo il giudizio di CASARTIGIANI, sarà indispensabile agire sul versante dei prezzi dell’energia per arrestare le speculazioni in atto.
Abbiamo bisogno di una strategia economica globale tra i Paesi europei. L’urgenza di provvedimenti per il caro-energia e le divisioni sul price cap rischiano di innescare pericolose fughe in avanti di singoli Stati membri con inevitabili squilibri e asimmetrie nei mercati. E’ quanto il sistema dell’artigianato e della microimpresa si aspetta dal Consiglio europeo del 6 – 7 ottobre.