Economia in rosso, il tavolo anticrisi fra analisi e rimedi
Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina
Fonte: Gazzetta del Sud – 09 Febbraio 2024
Prima riuniore al Comune per far fronte alla chiusura di tante aziende: servono approfondimenti su quel saldo negativo di 500 società.
Un’analisi più approfondita dei dati e poi una strategia per provare a salvare il salvabile.
Ieri la prima riunione “plenaria” di quello che è stato battezzato come il tavolo anticrisi del commercio e dell’economia messinese in genere. Voluto dal sindaco Federico Basile e dall’assessore Massimo Finocchiaro, punta a creare, con tutti i portatori di interesse, un fronte comune di intervento e di supporto ad un settore vitale per Messina e che si sta impoverendo in maniera sensibile da diversi anni a questa parte, con una accelerazione imposta dal covid.
Ieri in sala Giunta sono stati chiamati i rappresentanti di un pò tutte le forze produttive della città, per analizzare i dati che recentemente sono stati resi noti dalla Camera di Commercio; 536 imprese in meno tra il 2022 e il 2023, di cui 292 nel solo settore del commercio. Ma cosa si cela dietro questo saldo così negativo fra aperture e chiusure? È solo crisi o c’è dell’altro?
Molti, anche a denti stretti, parlano di numeri che in realtà potrebbero nascondere strategia post pandemiche o legate al bonus 110, poi volatilizzato. Altri si chiedono, che peso reale, economico o occupazionale avessero le partite iva chiuse.
“Ho chiesto loro – ha detto il sindaco Basile – di presentare le loro ricette per venire fuori da questa criticità. Fermo restando che occorrerà un’analisi più puntuale settore per settore. Il Comune può fare la propria parte. Come? Penso ai tanti negozi sfitti perchè la pigione è sempre troppo alta. Si potrebbero abbassare i tributi locali per rendere più conveniente metterli sul mercato. E poi dico che la ripartenza dei lavori edili, con i tanti lavori pubblici che stiamo attivando e le maestranze locali che vi lavoreranno, potrebbero essere un volano economico importante”.
La prossima riunione del tavolo è stata fissata per il 26 Febbraio.
“Servono dati più analitici per fare una riunione meno interlocutoria – ha detto Alberto Palella, presidente di Confesercenti -. Nel mio settore credo che dobbiamo andare oltre le polemiche sui cordoli e sui cantieri della mobilità che ridurrebbero gli affari. Il commercio è cambiato, non sarà più il motore della città come fino alla fine del secolo scorso. Ma vivrà della ricchezza che la città saprà creare in altri settori. Serve un patto generazionale che vada oltre i problemi contingenti e guardi molto più in la”.
Al tavolo anticrisi era presente anche in rappresentanza di S.A.D.A. Casartigiani il nostro responsabile delle comunicazioni Salvatore Longo.
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