Giuseppe Profita è uno di quelli della famiglia Casartigiani che ha destato più volte le nostre attenzioni per le sue virtù etiche e dianoetiche, per la sua umanità, per la sua innocente ingenuità, per la sua onestà intellettuale prima che morale, per la sua sicilianitudine orgogliosa, per il suo “giuseppismo”.
Intendersi “giuseppismo” quella predilezione dell’animo per l’immarcescibile disponibilità ad amare, nonostante tutto e senza contraccambio, così per il puro gusto di far del bene e di amare.
Giuseppe si è sempre espresso in questa vocazione, fin da giovane, a lui si deve in un certo qual modo la salvezza di Casartigiani per una testimonianza sincera e leale che permise un pronto intervento riparatore.
Alcuni di noi lamentano un’eccessiva sensibilità a Giuseppe, ma non hanno capito che non c’è bisogno che lui peggiori, basta che siano gli altri a migliorare e che per essere affetti da “giuseppismo” non bisogna essere chiamati necessariamente Giuseppe.
Anche perché “giuseppismo” chiama alle prove e le prove man mano che passano gli anni e finiscono gli inganni son sempre più dure, sempre più insopportabili a meno che non vi sia il concorso degli amici.
Dicesi associazione gruppo di persone riunite con l’obiettivo di tutelare interessi o idee, raggiungere scopi nella legittimità. Che cos’è questa se non amicizia? Giuseppe è riuscito a creare una splendida associazione a Termini Imerese, luogo passato alle cronache per dismissioni e rinunce. Profita ha saputo impegnare, intercettare tutto questo rendendolo virtuosamente artigiano. Se fosse nato al Nord avrebbe impiantato una fabbrichetta ma tant’è, lui ha sempre improntato il suo focus su meglio amare che essere amati, come quando esci la mattina all’alba e pensi di poter ispirare progetti e poesie .
Adesso viene il momento che prima di ottobre chi può si svegli all’alba e ispiri soluzioni, anche perché il “giuseppismo” ha una sola grande controindicazione, la troppo forte corrosiva sensibilità.
Nomen omen , Smacchiatore, noi siamo con te.
A tutti è noto il problema di Giuseppe e chiunque pensi di poter fare qualcosa si faccia avanti.