Bando Regionale Artigianato Più

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Bando Regionale Artigianato Più

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

Il Bando Regionale “Artigianato Più  è rivolto a tutte le imprese Artigiane Siciliane che hanno fatto o intendono fare finanziamenti per investimenti o per scorte magazzino con intermediari bancari o Leasing.

La ratio della Legge è che la Regione concede un aiuto a chi si è indebitato con un finanziamento per ingrandire l’azienda. 

Titolare della istruttoria pratiche è la Crias nelle varie sedi di Messina, Catania, Palermo e Agrigento.

Nel caso di finanziamenti bancari per investimento (acquisto macchinari, attrezzature, acquisto e/o ristrutturazione laboratori) il contributo in conto capitale è del 20% a cui si aggiunge un contributo in conto interessi pari al 60% del tasso di riferimento europeo, per un contributo complessivo che si attesta intorno al 23%.

Per i finanziamenti bancari per scorte o leasing strumentale il contributo in conto capitale è del 15% a cui si aggiunge un contributo in conto interessi pari al 60% del tasso di riferimento europeo, per un contributo complessivo che si attesta intorno al 18%.

A tal uopo sono autorizzati a caricare sulla piattaforma messa a disposizione solo:

Confidi, 

Associazioni di categoria artigiane

Banche. 

Pertanto Casartigiani è uno degli interlocutori principali e il Dottor Massimo Molino, Direttore del Credito per SADA Casartigiani – Prov.le Messina è il responsabile del procedimento per le pratiche di Messina e provincia.

Per info: 347.6196718 (Massimo Molino)

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Economia in rosso, il tavolo anticrisi fra analisi e rimedi

Economia in rosso, il tavolo anticrisi fra analisi e rimedi

Economia in rosso, il tavolo anticrisi fra analisi e rimedi

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

Fonte: Gazzetta del Sud – 09 Febbraio 2024

Prima riuniore al Comune per far fronte alla chiusura di tante aziende: servono approfondimenti su quel saldo negativo di 500 società.

 

Un’analisi più approfondita dei dati e poi una strategia per provare a salvare il salvabile.
Ieri la prima riunione “plenaria” di quello che è stato battezzato come il tavolo anticrisi del commercio e dell’economia messinese in genere. Voluto dal sindaco Federico Basile e dall’assessore Massimo Finocchiaro, punta a creare, con tutti i portatori di interesse, un fronte comune di intervento e di supporto ad un settore vitale per Messina e che si sta impoverendo in maniera sensibile da diversi anni a questa parte, con una accelerazione imposta dal covid.
Ieri in sala Giunta sono stati chiamati i rappresentanti di un pò tutte le forze produttive della città, per analizzare i dati che recentemente sono stati resi noti dalla Camera di Commercio; 536 imprese in meno tra il 2022 e il 2023, di cui 292 nel solo settore del commercio. Ma cosa si cela dietro questo saldo così negativo fra aperture e chiusure? È solo crisi o c’è dell’altro?
Molti, anche a denti stretti, parlano di numeri che in realtà potrebbero nascondere strategia post pandemiche o legate al bonus 110, poi volatilizzato. Altri si chiedono, che peso reale, economico o occupazionale avessero le partite iva chiuse.
“Ho chiesto loro – ha detto il sindaco Basile – di presentare le loro ricette per venire fuori da questa criticità. Fermo restando che occorrerà un’analisi più puntuale settore per settore. Il Comune può fare la propria parte. Come? Penso ai tanti negozi sfitti perchè la pigione è sempre troppo alta. Si potrebbero abbassare i tributi locali per rendere più conveniente metterli sul mercato. E poi dico che la ripartenza dei lavori edili, con i tanti lavori pubblici che stiamo attivando e le maestranze locali che vi lavoreranno, potrebbero essere un volano economico importante”.
La prossima riunione del tavolo è stata fissata per il 26 Febbraio.
“Servono dati più analitici per fare una riunione meno interlocutoria – ha detto Alberto Palella, presidente di Confesercenti -. Nel mio settore credo che dobbiamo andare oltre le polemiche sui cordoli e sui cantieri della mobilità che ridurrebbero gli affari. Il commercio è cambiato, non sarà più il motore della città come fino alla fine del secolo scorso. Ma vivrà della ricchezza che la città saprà creare in altri settori. Serve un patto generazionale che vada oltre i problemi contingenti e guardi molto più in la”.

 

Al tavolo anticrisi era presente anche in rappresentanza di S.A.D.A. Casartigiani il nostro responsabile delle comunicazioni Salvatore Longo

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Bonus Ristoranti Pasticcerie Gelaterie 2024 Contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per macchinari e beni strumentali.

Bonus Ristoranti Pasticcerie Gelaterie 2024 Contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per macchinari e beni strumentali.

Bonus Ristoranti Pasticcerie Gelaterie 2024. Contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per macchinari e beni strumentali

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

 

Agevolazioni per il settore della ristorazione e somministrazione alimenti e bevande Contributi a fondo perduto le spese sostenute per l’acquisto di macchinari e beni strumentali durevoli. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale che sarà pari al 70% delle spese totali ammissibili, entro il limite di 30.000 euro per singola impresa.

Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
Sono beneficiari della misura ristoranti, pasticcerie e gelaterie.
Saranno ammesse le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione):
  • 1) essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni oppure,  in alternativa
  • 2) aver acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo;
  • se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 (Gelaterie e pasticcerie)
  • se operanti con  codice ATECO 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca).
  • Essere iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% (per cento) del totale.

Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Contributi a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili,  fino ad un massimo di 30.000 Euro. (Esempio pratico di spesa totale (43.000 x 70%) = 30.000 contributo a fondo perduto)

Dotazione finanziaria complessiva pari a 56 milioni di euro.

Scadenza
Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?
AVVIO:  1 MARZO 2024 
SCADENZA: 30 APRILE 2024

La domanda potrà essere presentata sulla base delle indicazioni che saranno contenute in un apposito provvedimento che sarà pubblicato entro 30 giorni dal decreto attuativo.

LA LISTA D’ATTESA PER RICEVERE LE REGOLE TECNICHE APPENA SARANNO PUBBLICATE CON DECRETO SUCCESSIVO, ISCRIVITI QUI:

Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?

Sono spese ammissibili quelle sostenute per macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.
I beni acquistati dovranno essere mantenuti nello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo. Per quel che riguarda i pagamenti, il decreto attuativo prevede l’obbligo di utilizzo di conti correnti dedicati intestati all’impresa. Dovrà essere garantita la piena tracciabilità.

Restano fuori dalle spese agevolabili quelle sostenute prima della presentazione della domanda di contributo, così come quelle relative a componenti o ad esempio pezzi di ricambio, terreni e fabbricati, beni usati e utenze, come quelle di luce e gas.

Non concorreranno al calcolo delle spese ammesse al bonus anche quelle sostenute da ristoranti, pasticcerie e gelaterie per imposte, tasse, contributi, buoni pasto o ad esempio spese per consulenze di qualsiasi genere.

 

Per tutte le info riguardanti la presentazione delle domande per richiedere il bonus potrete contattarci ai numeri:

S.A.D.A. CASARTIGIANI MESSINA: 090.9562398
DEPU EMANUELE: 348.1337264
MOLINO MASSIMO: 347.6196718

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Messina, occupazione del suolo pubblico: confronto sulla tariffa al 50%

Messina, occupazione del suolo pubblico: confronto sulla tariffa al 50%

Messina, occupazione del suolo pubblico: confronto sulla tariffa al 50%

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

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Circolare n.01/24 – La Zen e le altre misure di sostegno alle imprese nella legge di bilancio 2024

Circolare n.01/24 – La Zen e le altre misure di sostegno alle imprese nella legge di bilancio 2024

Circolare n.01/24 – La Zen e le altre misure di sostegno alle imprese nella legge di bilancio 2024

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

Roma 8 gennaio 2024 _ Tra le principali novità introdotte dalla legge di bilancio 2024, segnaliamo con la presente la modifica del comma 6 dell’articolo 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 che disciplina il nuovo credito d’imposta per la ZES unica, misura per la quale la nuova legge di bilancio stanzia 1,8 miliardi di euro.

Tali risorse saranno destinate al finanziamento di un credito d’imposta a cui possono accedere, a partire dal 1° gennaio 2024, le imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno, a fronte di investimenti dal valore minimo di 200.000 euro effettuati per l’acquisizione di beni strumentali. La ZES unica, ricordiamo, ricomprende le regioni della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo e prevede aliquote differenziate per regione e dimensione aziendale.

La nuova legge di bilancio 2024 ha eliminato anche la precedente scadenza fissata al 30 dicembre 2023, termine entro cui si attendeva l’emanazione del decreto attuativo per il credito d’imposta della ZES unica.

La struttura dell’agevolazione è del tutto simile a quella riguardante il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno vigente sino al 31 dicembre dell’anno appena trascorso.

Restano ancora da definire le modalità di accesso al beneficio nonché i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.

Ma vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche della misura Il Decreto Sud concede alle imprese ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Di seguito le intensità massime di aiuto distinte per regione e per dimensione aziendale:

Campania, Puglia, Calabria, Sicilia:

piccole imprese: 60%

medie imprese: 50%

grandi imprese: 40%

Basilicata, Sardegna, Molise:

piccole imprese: 50%

medie imprese: 40%

grandi imprese: 30%

Abruzzo:

piccole imprese: 35% medie imprese: 25%

grandi imprese: 15%

L’agevolazione fiscale sarà concessa in caso di investimenti facenti parte di un progetto di investimento relativo all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati ad essere impiegati in strutture produttive già esistenti o che vengano realizzate nel territorio e all’acquisto di terreni, nonché all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non potrà superare il 50% del valore complessivo dell’investimento oggetto dell’agevolazione.

Il credito d’imposta maturato e a cui avranno diritto le imprese che effettueranno tali

investimenti, sarà calcolato sul costo complessivo dei beni acquistati. Sono ammissibili anche gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria. In quest’ultimo caso, si assumerà come base di calcolo il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni, al netto delle spese di manutenzione.

Per accedere al credito d’imposta della ZES unica, le imprese del Mezzogiorno dovranno realizzare progetti di investimento dal valore minimo complessivo di 200.000 euro. Inoltre, le imprese beneficiarie dovranno continuare a svolgere l’attività d’impresa nell’area della ZES unica all’interno della quale è stato realizzato l’investimento, per almeno cinque anni successivi al completamento del progetto, pena la revoca del beneficio concesso e la restituzione di quanto eventualmente già goduto.

Il credito d’imposta maturato sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

Per le imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale, ittico e delle zone rurali.

Sono escluse dal regime agevolativo le imprese attive nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche e della banda larga. Alla lista dei settori esclusi si aggiunge quello creditizio, finanziario e assicurativo.

Anche in questo caso, come già previsto per il credito d’imposta 4.0, non potranno accedere al beneficio fiscale le imprese in stato di liquidazione o di scioglimento e le imprese in difficoltà.

La legge di bilancio 2024 prevede anche un incremento delle dotazioni per ulteriori misure di sostegno alle imprese.

I CONTRATTI DI SVILUPPO

I Contratti di sviluppo finanziano gli investimenti produttivi di grandi dimensioni, che abbiamo un totale dei costi ammissibili non inferiore a 20 milioni di euro. Possono accedere all’agevolazione le imprese in forma singola o associata, italiane o estere, e di qualsiasi dimensione. La legge di bilancio autorizza la spesa complessiva di 190 milioni di euro per l’anno 2024, di 310 milioni di euro per l’anno 2025 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030.La misura finanzia i programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, i progetti finalizzati alla tutela ambientale e i programmi per lo sviluppo delle attività turistiche e commerciali.

LA NUOVA SABATINI

La Nuova Sabatini è la misura di sostegno agli investimenti in beni strumentali, realizzati da micro, piccole e medie imprese. La legge di bilancio 2024 rifinanzia la misura con ulteriori 100 milioni di euro.

IL FONDO PER LA CRESCITA SOSTENIBILE

Il Fondo per la crescita sostenibile (prima Fondo per l’innovazione tecnologica) consiste in un finanziamento agevolato concesso per:

la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;

il riutilizzo di impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi;

l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.

Le finalità del Fondo sono attuate mediante specifici bandi, ovvero direttive del Ministro dello sviluppo economico, in cui sono individuati i requisiti di accesso dei soggetti beneficiari, le spese ammissibili e l’intensità delle agevolazioni. Per il 2024 il Fondo è stato incrementato di 110 milioni di euro e di 220 milioni di euro per l’anno 2025.

IL CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI 4.0

Le imprese che effettueranno investimenti in beni strumentali materiali 4.0, continueranno a beneficiare di un’agevolazione fiscale del:

20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

10% del costo per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di

euro;

5% del costo per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo

pari a 20 milioni di euro.

Per progetti d’investimento che includono beni immateriali, l’aliquota per il 2024 scende invece al 15%.

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Messina, occupazione del suolo pubblico: confronto sulla tariffa al 50%

Gazebo e dehors, a Messina tariffa Cup al 50% per tutto il 2024

Gazebo e dehors, a Messina tariffa Cup al 50% per tutto il 2024

Pubblicato da S.A.D.A. Casartigiani Messina

La decisione sarà formalizzata nel corso della Giunta in programma oggi pomeriggio, ma la “soluzione” è stata trovata.
Per il 2024 non ci sarà la gratuità completa per l’occupazione del suolo pubblico. Ma l’amministrazione ha deciso comunque di garantire un supporto alle aziende che hanno, in particolar modo, posti per i loro clienti all’esterno del locale, dimezzando il canone per i prossimi 12 mesi.
Una soluzione mediana fra la prosecuzione della completa gratuità e il ritorno alla normale tariffazione che la fine della pandemia poteva suggerire.
«Sarà un ritorno per gradi» aveva detto il sindaco qualche giorno. E ieri è stata varata questa soluzione del 50% indistinto per determinate categorie che pagano la Cup.
Si tratta di chioschi alimentari, edicole, chioschi di fiori, tavoli sedie e ombrelloni e i più noti dehors e gazebo che in questi anni di gratuità si sono moltiplicati trovando il favore anche dei cittadini che in una città dal clima come Messina possono permettersi di mangiare all’aria aperta anche a Natale.
C’era una seconda ipotesi al vaglio della Giunta ed era quella di variare lo sconto in base al fatturato ma poi ha prevalso la tesi del taglio lineare del 50%. La tassa sull’occupazione suolo è stata “risparmiata” ai commercianti dal 2020 al primo semestre del 2022 per volontà del governo. Poi fino a tutto il 2023 da parte del Comune.
In bilancio la Cup vale circa 750 mila euro. Nel dettaglio le voci per le quali c’è stata prima la gratuità e ora il dimezzamento del canone valgono circa 350mila euro. Quindi alle casse comunali, diciamo, mancherebbero circa 185mila euro, che comunque non erano stati impegnati nel previsionale.

Fonte: Gazzetta del Sud

https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2024/01/09/gazebo-e-dehors-a-messina-tariffa-cup-al-50-per-tutto-il-2024-531cb847-8c6a-44ad-8231-bc1648acb2a9/

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